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ALIMENTAZIONE E DISFAGIA

La DISFAGIA è  un’alterazione della deglutizione quantitativa o qualitativa, che determina difficoltà alla progressione del cibo e delle bevande, dalla bocca allo stomaco. Non è una malattia in se, ma è un un sintomo di una patologia che coinvolge la capacità deglutitoria.  Numerose sono le malattie che possono causare disfagia: malattie neurologiche, neuromuscolari, vasculopatia cerebrale…

Ci possono essere complicanze anche molto gravi legate a questo problema come:

  • polmonite ab ingestis in seguito ad aspirazione di alimenti/bevande nell’apparato respiratorio
  • malnutrizione
  • disidratazione

Obiettivo quindi di un trattamento dietologico è di:

  1. Garantire la sicurezza del paziente evitando il passaggio del cibo nelle vie respiratorie
  2. Fornire alimenti nelle quantità adatte a prevenire/correggere lo stato di malnutrizione
  3. Fornire adeguati apporti idrici per mantenere un ‘adeguata idratazione

Gli alimenti devono presentare particolari caratteristiche fisiche, essere associati nel corso della giornata per ottenere un apporto di nutrienti equilibrato (acqua, calorie, proteine, grassi, carboidrati, vitamine e minerali).
E’ quindi importante scegliere ogni giorno almeno un  alimento di ognuno dei seguenti gruppi:

  • carne, pesce e derivati, uova: ricchi di proteine e ferro
  • latte e derivati: ricchi di proteine, calcio e fosforo
  • cereali e derivati e delle patate: ricchi di carboidrati
  • legumi: ricchi di proteine vegetali e fibra
  • grassi e oli da condimento: ricchi di energia
  • zuccheri e dolci: ricchi di energia a rapido assorbimento
  • ortaggi e frutta: ricchi di acqua, sali minerali,  vitamine e fibre
  • bevande: ricche di acqua

Tali alimenti devono essere assunti con consistenza modificata ( liquida, semiliquida, morbida),  adeguatamente trasformati con particolari tecniche di preparazione: frullatura, omogeneizzazione, macinazione,ecc. Inoltre l’aggiunta di condimenti (oli, panna e salse…) permette di modificarne le caratteristiche nutrizionali e fisiche, aumentando la viscosità e l’apporto calorico.

Per quanto riguarda l’assunzione di liquidi/bevande bisogna attenersi alle indicazioni fornite dal  foniatra o dal logopedista e  dal fabbisogno idrico consigliato di acqua e altri liquidi al giorno.

  ROSALBA GALLETTI

  • Dirigente Medico SC Dietetica e Nutrizione Clinica
  • Responsabile Nutrizione Enterale Domiciliare Ospedale S.Giovanni Battista di Torino
  • Tel. 011/ 6336491

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